Armo e le sue case
Il paese di Armo, come gli altri paesi della Valvestino ha una forma compatta, in cui i percorsi destinati all'uso pubblico non si distinguono nettamente da quelli che, fra casa e casa, gli abitanti usavano non solo come vie di transito ma anche come spazio per alcuni lavori domestici. I principali fra questi percorsi, lungo i quali si distinguono i fabbricati, seguono le linee di livello del terreno e sono spesso collegati da ripide viottole, che a volte alcuni gradini permettono di risalire più agevolmente. La morfologia del terreno influenza sensibilmente anche la struttura delle abitazioni, la cui tipologia è in molti casi quella della casa a pendìo, dotata di un accesso a valle, per la stalla, e di un altro a monte per il fienile e l'abitazione. Rampe di scale esterne mettono in comunicazione il piano seminterrato con quello superiore, ma il collegamento e a volte reso possibile anche da passaggi, spesso voltati (e perciò detto "involt"), che si aprono nella facciata della casa e sveltiscono la comunicazione la comunicazione fra i due livelli.
Il Vaticano: un esempio di casa unitaria
Fra le case dei paesi di montagna si distinguono quelle che riuniscono in un solo edificio gli spazi di abitazione e quelli riservati agli animali e al lavoro. Un esempio di questa organizzazione è data dal "Vaticano", così detto perché abitato un tempo da parecchie famiglie. Al piano terra, una volta si trovava anche un forno per il pane, si trovava la stalla e lo spazio destinato alla casera e alla cantina; al primo piano la cucina, al secondo le camere e nel sottotetto il fienile. Mentre la stalla rappresentava un luogo di uso comune, anche per trascorrere le lunghe serate invernali, gli spazi di abitazione erano suddivisi fra le famiglie secondo una linea verticale, in modo da creare lotti speculari.