Le antiche vie della Valvestino
Strade asfaltate collegano oggi i paesi della Valvestino, ma fino a pochi decenni fa essi erano collegati da sentieri e mulattiere. Molti di questi percorsi sono caduti in disuso ed il bosco li ha in alcuni casi cancellati; in altri invece essi sono ancora facilmente individuabili e recentemente sono stati ripristinati e segnalati con chiarezza per coloro che intendono muoversi da un paese all'altro evitando il traffico il più possibile, a dire il vero mai intenso in Valvestino.
Turano e le sue chiese
Il ruolo di capoluogo svolto da Turano è testimoniato anche dalla presenza, nel piccolo paese, di due chiese. Quella più antica, esistente già prima dell'anno 1000, è dedicata a San Giovanni Battista. A lungo affiliata alla Parrocchia di S. Maria di Tignale, divenne in seguito Pieve della Valle e tra il 1570 e il 1585 venne riedificata. La leggenda vuole che in questa chiesa abbia celebrato la messa, nel 1186, Papa Alessandro III, inseguito da Federico Barbarossa. Il Pontefice avrebbe in tale occasione concesso l'indulgenza del "Perdono", ai tempi assai rara. Per la penultima domenica di agosto, giorno nel quale ancor oggi si ricorda l'avvenimento con una festa che riunisce tutti gli abitanti. L'altra chiesa, eretta fra il 1580 e il 1599, è dedicata a San Rocco e sorge su un dosso ai limiti del paese denominato "castello" per la sua posizione strategica che, secondo un'altra leggenda avrebbe portato nel XIII secolo alla costruzione di una fortezza in difesa della valle. Al di là della loro valenza storica, evidente è il valore simbolico di questi edifici religiosi: la chiesa ed il cimitero, ad essa strettamente collegato, concludono i percorsi che attraversano il villaggio, come a rappresentare il passaggio della vita terrena alla redenzione.